Il neurodesign è l’uso delle ricerche e delle esperienze delle neuroscienze e della psicologia nella creazione di progetti e prodotti comunicativi più efficaci.
Il neurodesign utilizza anche altre scienze per modellare dei progetti che sappiano colpire cerebralmente il cliente, per esempio l’analisi semantica delle immagini per analizzarne la composizione ottimale, l’economia comportamentale, la psicologia evolutiva, l’estetica.
I graphic designer da sempre hanno usato la loro intuizione nella creazione di progetti e hanno tentano di comprendere quale fosse la forma migliore per raggiungere il cliente, ma il neuro design è in grado di dare molte informazioni progettuali che hanno una valenza scientifica. Non sono guidate dal soggettivismo del “a me piace così” ma dal pragmatismo delle ricerche sulla decodifica del mondo esterno da parte del nostro cervello.
Il neurodesign parte dal fatto che la nostra mente non cosciente sta elaborando ciò che vediamo e modellando le nostre reazioni al di fuori della nostra consapevolezza cosciente. Questo vuol dire che nella valutazione di un prodotto comunicativo non basta più chiedere all’audience cosa pensano, perché ho già dimostrato che il più delle volte non è consapevole dei meccanismi che sono avvenuti nel loro cervello per preferire un logo al posto di un altro, o un colore, o una forma.