Ricercatori: Steven J Stanton, Walter Sinnott-Armstrong, Scott Huettel
Tratto da: September 2017 – Journal of Business Ethics 144(4)
Lingua: inglese

ABSTRACT

Il neuromarketing è un campo emergente in cui i ricercatori accademici e industriali utilizzano le tecniche delle neuroscienze per studiare le pratiche di marketing e il comportamento dei consumatori.

L’uso delle tecniche delle neuroscienze facilita una comprensione più diretta di come gli stati cerebrali e altri meccanismi fisiologici sono correlati al comportamento del consumatore e al processo decisionale. Qui, articoleremo preoccupazioni etiche comuni con il neuromarketing come attualmente praticato, concentrandoci sui potenziali rischi per i consumatori e sulle decisioni etiche affrontate dalle aziende.

Sosteniamo che le preoccupazioni sollevate più di frequente – minacce all’autonomia, alla privacy e al controllo dei consumatori – non danno luogo a questioni etiche significative date le attuali capacità e implementazione della ricerca sul neuromarketing. Tuttavia, identifichiamo come problemi etici potenzialmente gravi possono emergere dalle pratiche di ricerca sul neuromarketing nell’industria, che sono in gran parte proprietarie e opache.

Identifichiamo passaggi che possono mitigare i rischi etici associati e quindi ridurre le minacce per i consumatori. Concludiamo che il neuromarketing ha un chiaro potenziale di impatto positivo sulla società e sui consumatori, un fatto raramente considerato nella discussione sull’etica del neuromarketing.